L’ambulatorio veterinario è per tutti i pazienti un ambiente ricchissimo di stimoli sensoriali: spesso ci sono moltissimi odori di altri cani (e spesso anche di altre specie), a volte anche marcature che ricordano emozioni negative (odori che noi umani non sentiamo, ma di cui il cane si accorge immediatamente) o eccitanti (pensiamo che effetto può avere un giovane cane maschio se viene i visita subito dopo una femmina in calore..) e non sempre i proprietari sono in grado di riconoscere e gestire l’ansia, l’eccitazione, la paura e talvolta l’aggressività che questi stimoli invocano nel proprio animale.

E questo solo arrivati in sala d’attesa. Poi c’è la manipolazione che il veterinario per forza di cose deve fare al cane, anche in una situazione di benessere; pensiamo ad esempio a ciò che succede durante una semplice visita per le vaccinazioni: dobbiamo guardare la bocca e i denti, guardiamo all’interno delle orecchie, palpiamo il paziente in tutto il corpo, misuriamo la temperatura corporea e spesso pratichiamo iniezioni: è inutile negare che qualsiasi animale, anche il più benevolo, non ama sempre tutto questo.

Sottolineo come medico veterinario che il fatto di avere il paziente quanto più rilassato durante la visita è fondamentale per il benessere del paziente, ma allo stesso tempo importantissima affinchè noi veterinari possiamo effettuare una buona visita: se il paziente è agitato e si arrampica ovunque o se ringhia per tutto il tempo è impossibile per chiunque ottenere un esame di qualità, sempre che si riesca a fare.

Cosa fare quindi per ridurre il più possibile lo stress della visita?

Per prima cosa i proprietari devono avere un OTTIMO RAPPORTO DI FIDUCIA CON IL PROPRIO CANE e riconoscere i segni di disagio del proprio animale anche quando si manifestano attraverso azioni discrete quali leccarsi il naso, distogliere lo sguardo, scuotersi o sollevare la zampa anteriore, per poter poi ricorrere ai ripari.

Allo stesso modo i proprietari devono avere un OTTIMO RAPPORTO DI FIDUCIA CON IL PROPRIO VETERINARIO: la pandemia di covid in corso ci ha costretto a visitare quasi sempre gli animali in assenza del proprietario e questo ci ha fatto accorgere che la maggior parte dei cani sono nettamente più tranquilli e più disponibili a manipolazioni e prelievi in assenza del proprietario in sala. Quindi non abbiate timore se il vostro veterinario vi lascia fuori, perché il meccanismo è lo stesso che accade per i bambini in visita dal pediatra: l’ansia e la preoccupazione dei genitori viene riflessa e captata dal bambino che sarà meno propenso ad accettare la visita.

Il proprietario deve comunque cercare di PREPARARE AL MEGLIO il cane alla visita, trasmettendogli calma e sicurezza, anche quando il cane ha paura durante il tragitto perché ormai lo conosce: portatelo intorno all’ambulatorio anche in altre circostanze senza dover per forza fare una visita, magari fatelo rilassare e giocare con qualche amico, se l’ambiente lo permette. Così avrà senz’altro ricordi positivi.

Ed è importantissimo che il cane venga abituato DAL PROPRIETARIO alle manipolazioni: se fin dall’inizio lo abituiamo a farsi guardare in bocca, a pulire i denti, a manipolare le orecchie, a farsi toccare un po’ ovunque, farsi alzare la coda e ancora meglio a farsi mettere la museruola (questa è una cosa importantissima, da insegnare a qualsiasi cane, anche al più buono, perché ci possono essere situazioni in cui la museruola deve essere messa ed è meglio farlo con il cane abituato e tranquillo), una volta che queste operazioni vengono effettuate in sede di visita sarà tutto molto più semplice, sia per il vostro cane, ma anche per il vostro veterinario, che vi sarà per sempre riconoscente dell’aiuto!